Fausto
Pasotti
FaustIT
Pag. 92 –
Euro 6
Lupetti Editore
www.lupetti.com
Irriverente omaggio a Goethe e
dichiarazione d’amore per la tecnologia, FaustIT è la rappresentazione
della modernità, la parabola dell’incontro tra vecchio e nuovo, tra
passato e futuro.
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Qualcosa si è rotto nella
splendida favola economica di Hulahop, terra di benessere, prosperità e
autarchia economica, unico e fulgido esempio di mondo perfetto, in cui
tutto funziona magnificamente e i cui abitanti godono di ricchezza e agio.
Una crepa s’insinua nel piccolo paradiso terrestre: la Goethe Und Wagner
AG, azienda di tradizione secolare costruttrice di pusterle, sta
affondando nei debiti, nel crollo della produzione e nella totale assenza
di nuovi ordini.
Cosa ha incrinato il perfetto meccanismo? Perché le pusterle, un tempo
orgoglio e vanto di tutta la valle, cominciano a cadere e crollare
miseramente insieme alle fortune del suo titolare e mentore Dottor Faust?
Scienziato, alchimista, innovatore, industriale di successo, per salvare
la sua azienda il Dottor Faust è costretto a “vendere l’anima” a Mister
Frederick G. Bulldog, lo spietato e temibile industriale presidente della
Tailorsoft, un vero e proprio manipolatore della libertà informatica, uno
che detta legge sul mercato grazie ai suoi software criptici e non
standardizzati che gli consentono di realizzare enormi guadagni. Cosa
convince il mite e onesto Dottor Faust a cedere alle lusinghe di un uomo
d’affari senza scrupoli come Bulldog?
La risposta sta in un nome, Margherita, l’interfaccia dalle sembianze
femminili del nuovo software Sadoware, il software più aggressivo della
Valle, l’atteso deus-ex-machina delle sorti della Goethe Und
Wagner. Margherita è agli occhi di Faust la quintessenza della
femminilità: i suoi modi aggraziati, la sua gentilezza, l’intelligenza
aperta e ricettiva, fanno di lei una creatura sovrannaturale e al contempo
umana, divina e terrena, capace di far innamorare perdutamente Faust fino
al punto di dimenticare la sua natura cibernetica.
Anche Margherita scorda la propria virtualità per farsi donna, confidente,
amica e spalla del suo Maestro che le insegna l’arte di vivere e cerca di
trasmetterle la sapienza, la ricerca della verità e la passione per il
sapere. E’ uno scambio di amore e conoscenza che porta Faust alla tempesta
dei sensi e ad oltrepassare i limiti dell’umano sentire.
Ma dietro quell’amore impossibile si celano dense nubi e un futuro a tinte
fosche. Riuscirà Faust a sconfiggere il Grande Disegno di Bulldog? Può la
sua dolce e amata Margherita essere il viatico della distruzione della
Goethe und Wagner? E’ la resa dei conti, l’Eros e il Tanathos, il crinale
su cui si gioca il destino dell’uomo e della macchina. Può la macchina
impossessarsi interamente della mente ed esercitare il dominio
intellettuale sul pensiero? Oppure può e deve essere funzionale allo
sviluppo di un futuro sostenibile a misura d’uomo?
La scelta è
nelle mani di Faust, nel suo libero arbitrio e nei mille dubbi che
attraversano la sua fragilità umana. L’interrogativo aleggia sospeso,
indefinito, in costante bilico tra il prevalere di un’informatica “buona”
contro quella “cattiva”, tra una scelta drastica tra Margherita e la
sopravvivenza della sua azienda, tra l’inferno e la libertà….
"Dottore, le presento Margherita, il più
perfezionato software di supporto alle decisioni che sia mai apparso sullo
schermo di un computer".
Faust non riuscì nemmeno a esternare il proprio sbalordimento, se ne restò
lì seduto, a bocca spalancata a guardare quel che aveva creduto essere la
più bella donna che il suo sguardo avesse mai accarezzato.
"Non è obbligato a firmarlo, Dottore. Ma se lo farà io sarò felice di
essere per sempre sua".
E lui aveva firmato.
Invaghito di un essere virtuale, che mai avrebbe potuto nemmeno toccare,
lui, il vecchio scienziato appassionato di alchimia, aveva firmato il
Contratto.
Probabilmente aveva firmato anche la fine della Goethe und Wagner
Aktiengesellschaft, fondata nel 1718 dal suo bisavolo Faust il Vecchio |
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