Percepito da molto come un antagonista dell'eBook,
Tbook Editore prosegue nel proprio percorso d'innovazione.

Che l'eBook prima o poi sarebbe diventato una realtà, chi scrive lo sapeva dal 1999, avendo partecipato in prima persona alla realizzazione del primo eBook Store del maggiore editore italiano: Mondadori.
Un'operazione molto coraggiosa basata sull'unica tecnologia disponibile a quei tempi, quella di Microsoft che aveva reso disponibile un ottimo Reader e un altrettanto ben strutturato sistema DRM (Digital Right Management). Proprio in questi giorni (il 15 gennaio 2010 per l'esattezza) Mondadori ha deciso di sospendere questo servizio in attesa di un prossimo rilancio con tecnologia da decidersi (si veda il comunicato).

Tbook Editore, dopo aver lanciato quello che si potrebbe definire l'anello di congiunzione tra il libro cartaceo e il libro in formato digitale, il Tbook appunto) ha deciso di rendere disponibile i propri testi anche in formato eBook e in particolare in due formati diventati standard de facto: quello di Mobipocket e il neonato formato epub stabilito dall'International Digital Publishing Forum.

Quello di Mobipocket (recentemente acquisita da Amazon che ha lanciato un proprio eReader che supporta un formato proprietario che solo il suo Kindle può leggere) è attualmente il formato più versatile esistente, nel senso (che a parte Kindle - e questo è davvero paradossale - e il mondo Apple, Mac, iPod e iPhone) può essere letto su Computer Windows, Palm OS, Windows Mobile (Pocket PC e Smartphone), Symbian OS (e quindi cellulari Nokia e Sony Ericsson), Blackberry e diversi eReader (Cybook, iRex, Hanlin, BeBook).

Per il formato .epub, Tbook ha adottato i servizi messi a disposizione da Lulu che utilizza come DRM la tecnologia di Adobe Digital Edition e oltre che su PC e Mac è disponibile su diversi eReader (Sony incluso)

Ma l'impegno di Tbook nei confronti dell'editoria digitale non si ferma qui.

Tbook come Transmedia Book

L'eBook, così come è concepito oggi, non è altro che una mera trasposizione dei testi cartacei in formato digitale e a parte i vantaggi derivanti dal dispositivo elettronico che li ospita (capacità di memorizzare migliaia di volumi, ricerca, note, consultazione interattiva di dizionari e enciclopedie, maggior comodità perché si tiene aperto con una sola mano come il Tbook, ingrandimento dei caratteri) non offre nessun miglioramento in termini di comunicazione e di esperienza di lettura.

Nei prossimi mesi pensiamo di rilasciare in rete il primo Transmedia Book, ossia un libro che consenta di creare una nuova esperienza full immersive, diversa dalla lettura di un testo, l’ascolto di una musica, la visione di un video, ma che risulti essere una fusione delle suddette.

Insomma, chi scrive, spera in eReader evoluti così come dovrebbe essere l'iTablet di Apple.

Stay tuned...

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