Di Matteo Mirabella (25 anni) e Giacomo Calabrese (22 anni)
Dot-E è la prima community di Erasmus viaggiatori in Europa. Una community dove tutti gli Erasmus possono incontrarsi e scambiarsi ospitalità durante i numerosi viaggi che intraprendono durante l’anno più bello della loro vita.
Un progetto imprenditoriale, figlio del web, nato proprio durante due progetti di intercambio: Giacomo Calabrese a Siviglia, in Spagna e Matteo Mirabella a Salvador da Bahia, in Brasile; due ragazzi entusiasti e curiosi della vita, hanno applicato i loro studi in ambito di Marketing e Amministrazione d’impresa per creare un sistema fondato su valori quali amicizia, condivisione e altruismo; il loro obiettivo principale è quello di offrire un servizio che loro stessi avrebbero voluto utilizzare quando erano impegnati nei rispettivi progetti all’estero.
Dot-E, una piattaforma web attraverso cui è possibile entrare in contatto diretto con gli Erasmus di tutta Europa per scoprire le città con gli occhi curiosi di un Erasmus. “Essere costantemente fuori dalla nostra zona di comfort è bello; costruire una nuova zona di comfort per la nuova generazione Erasmus è magnifico!”
Ma Dot-E è più di un progetto, più di una semplice piattaforma. Dot-E è una Passione, la passione per il viaggio, per le persone, per le culture di tutto il mondo. La stessa passione che Matteo e Giacomo condividono con i loro ragazzi, i Dotters, ragazzi fantastici, curiosi e sorridenti con cui stanno costruendo un rapporto di amicizia profonda. Le loro storie si stanno intrecciando, incontrandosi e condividendo momenti in giro per l’Europa, tra Italia, Spagna, Portogallo, Francia, Germania, Belgio e Olanda.
Ma perché Dot-E? Dot in inglese significa punto e in geometria per ogni punto passano infinite rette. Immaginando ogni città europea come un punto e il viaggio di ogni studente come una retta, diventa immediatamente chiara la loro missione: quella di unire più punti possibili, creando magici momenti di incontro e condivisione tra Erasmus viaggiatori in tutta Europa.
Ma dietro si nasconde una visione molto più grande: una rivoluzione del mondo Erasmus in cui la propria città sarà solo la base per l’esplorazione dell’Europa e delle sue culture, per consentire a tutti di viaggiare senza più confini e scoprire senza più barriere.
Perché siamo convinti che viaggiare non è una questione di soldi, ma una questione di quanti amici hai in giro per il mondo.